Il vice premier Matteo Salvini chiarisce il perchè del suo no al processo Diciotti asserendo: Rischio terroristi, io difendo lItalia.
La possibilità di mandare Matteo Salvini a processo per il caso Diciotti dipende chiaramente dalla scelta che faranno coloro i quali saranno chiamati al voto. Ma mentre Conte lo difende e il Movimento 5 Stelle va in confusione proponendo al suo interno posizioni diverse, intanto Matteo Salvini prende la parola e chiarisce la propria posizione.
“Il Senato e gli italiani – ha detto Matteo Salvini a Di martedì su La7 – devono decidere se sto facendo qualcosa che è nellinteresse del popolo italiano o no. Ci sono segnalazioni precise che sui barconi si infiltrano spacciatori, delinquenti, terroristi. In Tunisia ci sono almeno 3 mila combattenti islamici. Ad ogni barcone che arriva in Italia illegalmente dirò di no. Se per qualche magistrato è sequestro di persona per me è difendere i confini del mio Paese”. Poi, nella serata, durante la riunione al Senato con i parlamentari della Lega, Salvini ha sottolineato: “Ho agito da ministro”.
E tra i ministri, ma non solo, cè disparità di vedute sulla faccenda. Una conferma è la chiara posizione assunta dal ministro Danilo Toninelli: “Io sono come ministro dei Trasporti responsabile della navigazione, fino allattracco. Salvini è responsabile della sicurezza sulla terra ferma. Sulla Diciotti la decisione labbiamo presa insieme, io, lui, il presidente del Consiglio e tutto il Governo del Parlamento. Se processano Salvini devono processare anche me e tutto il Governo. Se vogliono farlo diventare un processo al Governo ci siamo tutti”.
“È evidente che Salvini abbia cambiato idea o almeno il suo avvocato – afferma poi, intanto, a Radio1 Rai, il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano – Noi M5S lavoriamo con coerenza e abbiamo sempre dato lautorizzazione a procedere”, detto questo “Conte e Di Maio hanno detto chiaramente che sono dispostissimi a farsi processare insieme, credo che debbano essere parte del processo perché sono scelte collegiali di tutto governo”.